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La mia casa

La mia casa è a Lisbona

A metà di una collina

Dove l'aria è sempre buona

In una piccola stradina che si inerpica

Guidata da rotaie

Che spariscono a ogni curva

E resistono alla furba ammaliazione del progresso

Che qui tanto non disturba neanche adesso

Questione di contesto e di cultura

La mia casa è una finestra in miniatura

E dopo i tetti in lontananza, il mare apertoLa mia casa è Marrakech

In quella piazza sgangherata

Così bella da sembrare una pittura

Così forte da restarti appiccicata

Pure essendo totalmente priva di un'architettura

E questa cosa nessuno mai l'ha spiegata

Che quella piazza lì non è fatta di niente

Solo di polvere e di musica, e di gente colorata

Casa mia è là, e c'è sempre stataLa mia casa è in un ostello di Berlino

Chiaramente riadattato come tutto

In questo splendido casino organizzato

Dove niente è come sembra

O perlomeno niente è più com'era stato

E tutto quanto intorno me lo insegna

Che il passato che è già stato fatto a pezzi come un muro

Qualcosa ne è rimasto per orgoglio tutto il resto invece

È proiettato nel futuro

Se poi verrà il momento in cui ci vuole il sole

E un vento che ti chiama

Casa mia sarà una cava a Favignana

Tra due ali di farfalla

Una bianca come il tufo e dolce

Quasi come l'altra è dura e giallaLa mia casa è a Camden Town

Nella Londra dei canali

Dei mercati sempre pieni

Degli inglesi sempre strani

Dei vinili che nascondono tesori mai sentiti

La mia casa allora affaccia sul Tamigi

E forse è molto più lontana e in cima agli scalini di (?)

Forse casa mia è a Parigi

Tra la bastiglia e il Bataclan

Sì, casa mia è a Parigi

Tra la Bastiglia e Notre-DamePerché ho amato mille volte

E mille volte ho cominciato

E ho lasciato mille pezzi del mio cuore

Sul sagrato delle chiese

Nel cortile abbandonato di un compound sud sudanese

Sul tortuoso muro a secco gallurese

Su di un ponte chilometrico di Istanbul, magnifica e geniale

Che riesce a trasformare il mare in fiume e viceversa

Il fiume in mareNella mia casa è tutta Roma

Perché è qui che sono nato

In mezzo ai preti, i gladiatori, gli avvocati, i senatori

I tassinari, gli impiegati, le bariste, gli artigiani

I rigattieri, i poliziotti, i cravattari, le puttane

E le duemila fontanelle per le strade

Dove l'acqua scorre sempre e non si ferma

Come se l'acqua fosse Roma

Come se fosse eterna

Come se l'acqua fosse Roma

Come se fosse eterna

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